Buonasera a tutti.
Questo mercoledì vi propongo Thalassophobia, poesia nata dalla visione di alcune immagini suggestive relative a questa fobia e da una riflessione su di essa e su cosa può metaforicamente rappresentare.
Ho scelto in questo caso di sviluppare un parallelismo tra la misteriosità, la profondità e l’imponenza dell’abisso marino (o ancora di più quello oceanico) e alcuni aspetti della vita, ovvero il futuro, la parte di essa che ci è sconosciuta, e le difficoltà che l’attraversano, nascoste come le creature descritte, affamate e pronte a catturarci.
Il concetto stesso di thalassophobia viene riletto come timore di ciò che non conosciamo, che si nasconde alla nostra vista e che ci incute di conseguenza ansia e paura, essendo al di fuori del nostro controllo e della nostra concezione.
Buona serata e buona lettura.
– Mattia